Sognavo di essere Bukowski di Gino Armuzzi torna in una nuova edizione digitale: diretto come un pugno, leggero come una birra chiara alla spina in pizzeria, godibile dalla prima all’ultima pagina.

Uscito per la prima volta nel 1994 Sognavo di essere Bukowski di Gino Armuzzi è uno di quei romanzi generazionali che lasciano un segno.
Vero e proprio fenomeno cult, il romanzo di Armuzzi è riuscito a raccontare in maniera divertentissima la meravigliosa schizofrenia degli anni ’80 italiani. A distanza di vent’anni esatti dalla prima edizione l’editore californiano LA CASE Books ne pubblica ora una nuova versione digitale.
Sognavo di esser Bukowski torna dunque finalmente in libreria, anche se nelle librerie digitali. Una vera e propria celebrazione dei vent’anni della prima uscita ma anche una pubblicazione che vuole colmare un vuoto per i lettori: il libro di Armuzzi era infatti introvabile, con la prima rarissima edizione del ’94 esaurita da tempo così come la seconda edizione pubblicata da Sperling nel 2004.
Nel corso degli anni Sognavo di essere Bukowski si è guadagnato il ruolo di romanzo cult grazie alla rete e al passaparola, come testimoniano le recensioni dei lettori anche su aNobii, il social network dei lettori:
A furia di leggerla e prestarla la prima edizione ha finito per spaginarsi. Io e i miei amici ancora oggi ci raccontiamo i capitoli di questo libro come fossero le scene di un film. Ognuno ha il suo preferito. Intramontabile. Non so quante volte vi sia capitato di leggere un libro e di resistere all’idea di divorarlo, di sforzarvi di leggere al massimo un capitolo alla volta e poi non saper resistere e dare una sbirciata alle prime pagine del capitolo successivo. Quante volte vi sia capitato una volta finito di leggere un libro di desiderare che l’avesse scritto un vostro amico. […] Diretto come un pugno, leggero come una birra chiara alla spina ordinata in pizzeria, godibile dalla prima all’ultima pagina.
Si finisce in un paio d’ore, passate soprattutto a ridere fino alle lacrime.
Proprio per sottolineare questo aspetto cult LA CASE Books ha deciso di pubblicare l’ebook con una cover-omaggio alla storica copertina originale, rielaborando con una nuova grafica digitale l’opera d’arte dello stesso Armuzzi che era stata utilizzata nel 1994.
Sognavo di essre Bukowski, di Gino Armuzzi, LA CASE Books, 2014
Nel mondo di Armuzzi tutto è paradossale e l’ironia scorre a fiumi, tanto che il lettore non può fare a meno di leggere e ridere contemporaneamente (Corriere della Sera).
Una Milano anni ’80 vissuta tra feste a cui imbucarsi e un’improbabile vita universitaria, Sex Pistols e Duran Duran, punk e yuppies, centri sociali e centri di bellezza, gin e whisky, modelle e travoni, Santa Margherita e San Vittore, il Rocky Horror Picture Show al Mexico e le domeniche in curva a San Siro, stiliste e cubiste, tossici senza futuro e snob intellettuali proto-hipster.
Un irresistibile e divertentissimo romanzo di (de)formazione generazionale diventato un fenomeno di culto torna finalmente disponibile in una nuova versione digitale.
Un viaggio dissacrante e irriverente nell’Italia degli anni ’80 insieme a Marino Guzzi, giovane bocconiano senza speranze travolto dalla vita e dai suoi miti: Volevo vivere come Mishima e uccidere come Burroughs. E sognavo di essere Bukowski, buttato qua e là tra i bordelli di Los Angeles, con un bicchiere di whisky in mano e una prostituta accanto.
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