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Brasile 2014: la finalissima sarà Germania – Argentina

Domenica sera al Maracanà di Rio de Janeiro Germania e Argentina si sfideranno per la terza volta in una finale dei Campionati del Mondo.

E così la finalissima sarà Germania – Argentina, come a Mexico ’86 (3 a 2 per gli argentini) e a Italia ’90 (1 a 0 per i tedeschi). Quella dell’86 fu una finale stupenda, quella del 90 invece fu inguardabile, con tanto di rigore inesistente fischiato in favore dei tedeschi. Vediamo un po’ cosa succederà domenica sera, se i tedeschi partono forte c’è il rischio che si aprano un po’ di spazi per l’Argentina e allora la partita potrebbe diventare davvero divertente.

Ieri sera abbiamo assistito ad una partita brutta, con due squadre ingessate che sembravano scese in campo già con l’idea di andare ai rigori. Peccato per l’Olanda, mi sarebbe piaciuto vederla ancora una volta in finale. Appuntamento rimandato a Russia 2018.

Decima finale che vede di fronte una squadra sudamericana e una europea, finora il bilancio è di 6 a 3 per le sudamericane. Una curiosità: è dal ’98 che chi organizza il Mondiale non riesce a vincere, cosa che era successa invece a Uruguay 30, Italia 34, Inghilterra 66, Germania 74, Argentina 78.

I casi celebri di sconfitta in casa restano Brasile 50, Italia 90 e Germania 2006, a cui si aggiunge di diritto anche Brasile 2014. Se dovesse vincere l’Argentina si verificherebbe il caso curioso per cui ultimamente quando una delle squadre favorite organizza il mondiale si ritrova poi con la sua nemesi storica che alza la coppa, come già successo a Italia 90 e a Germania 2006.

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Germania – Argentina

Per la terza volta Germania e Argentina si ritrovano di fronte in una finale dei Campionati del Mondo, e si tratta di un record assoluto, al secondo posto troviamo Italia e Brasile che si sono sfidate due volte in finale (Mexico ’70 e USA ’94).

Sfida senza dubbio affascinante, con tutte e due le squadre che partono alla pari, anche se da un punto di vista psicologico i tedeschi potrebbero sembrare favoriti (ma devono dimenticare in fretta la semifinale ridicola con il Brasile).

Se i tedeschi dovessero vincere raggiungerebbero l’Italia nell’albo d’oro con 4 vittorie mondiali (Svizzera 54, Germania 74 e Italia 90), per gli argentini invece si tratterebbe della terza vittoria mondiale dopo Argentina 78 e Mexico 86.

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Brasile 2014: un bilancio

Credo che questi mondiali che si concluderanno domenica sera al Maracanà si possano riassumere in una parola: sorprendenti.

E non tanto per la vergognosa semifinale del Brasile contro la Germania, una partita indegna che ha dimostrato in maniera imbarazzante la pochezza di una squadra fatta da giocatori mediocri, ma perché abbiamo visto tante belle partite, pochissime partite dall’esito scontato, squadre che hanno lottato fino alla fine.

Squadre come il Chile, la Colombia, l’Olanda, la Germania, l’Algeria, il Costa Rica o il Belgio hanno divertito ed emozionato. Resta invece penosa la gestione “politica” del mondiale, con un Blatter sempre più inadeguato a gestire quella che è a tutti gli effetti la manifestazione sportiva più importante del mondo. Visti i valori messi in campo credo sia semplicemente ridicola l’idea di aumentare il numero di squadre asiatiche e africane, ad esempio, per non parlare delle scelte arbitrali o della gestione dei “sorteggi”, chiamiamoli così.

La semifinale tra Brasile e Germania infine ha dimostrato in maniera scandalosa la pochezza di una squadra gonfiata dalla politica e dai media, per non parlare poi di Felipe Scolari, uno degli allenatori più sopravvalutati di tutti i tempi. Era evidente a prima vista che l’unico giocatore insostituibile di questo Brasile fosse Thiago Silva, l’unico capace di tenere in piedi una difesa da Serie B.

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La generazione dei fenomeni sopravvalutatissimi

Emerge peraltro un dato che credo sia ormai inconfutabile: il calcio moderno con le sue macro-sproporzioni economiche e il bisogno di giocare un numero assurdo di partite ha creato una generazione di fenomeni sopravvalutatissimi in termini assoluti.

Presunte stelle che godono di una tutela impensabile fino a qualche anno fa da parte degli arbitri e che fanno valanghe di gol e numeri da circo in partite inutili o contro squadre ridicole da un punto di vista tecnico e tattico. Poi però quando il gioco si fa duro si ammosciano in maniera imbarazzante.

Parlo dei vari Neymar, Cristiano Ronaldo, David Luiz, Mario Balotelli (per non parlare dei vari Ibrahimovic, Dzeko, ecc..). Ma parliamo dello stesso Messi, dato che anche questo Mondiale ha dimostrato in maniera lampante che non è stato Messi a fare la fortuna del Barcellona, ma è stato il Barcellona ad aver fatto la fortuna di Messi. Tutti giocatori ipersponsorizzati e iperparaculati dai media alla continua ricerca del numero! . Penosi.

Magari domenica sera Messi mi smentirà con una prestazione superlativa, stiamo a vedere, anche questo è il bello del calcio. E, per chiudere, se mai ci fosse stato qualche dubbio questo Mondiale ha ribadito ancora una volta che il calcio è il gioco più bello del mondo.

 

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