I Mondiali di Brasile 2014 saranno il mio nono campionato del mondo di calcio da spettatore e, nonostante tutto, tifoso. Dal 1982 al 2010 ecco 8 partite che hanno segnato le mie estati mondiali
Sono nato nel 1976 e i primi Mondiali di cui io abbia ricordo sono quelli di Spagna ’82. Una partenza col botto, non c’è che dire. Tutto quello che è successo dopo è stato irrimediabilmente contaminato da quell’imprinting mundial.
Brasile 2014 sarà dunque il mio nono mondiale da spettatore e, volente o nolente, da tifoso. Nove estati diversissime e lontanissime tra loro legate tra loro da un pallone, da emozioni intense, da notti magiche e notti un po’ meno magiche.
Quella che segue è la storia di 8 Mondiali sintetizzati in un’unica partita per Mondiale, una partita che per un motivo o per l’altro mi è rimasta dentro e che per me racchiude il significato di quel mondiale, di quell’estate.
Spagna ’82
E vabbè, qui la partita non può che essere Italia – Brasile 3 a 2. Stiamo parlando di quella che, insieme alla mitica Italia – Germania 4 a 3, resterà per sempre nell’immaginario collettivo italiano come “LA” partita (su Youtube trovate sia la partita integrale che la sintesi). Che poi della partita in sé mi ricordo poco. L’ho vista e rivista talmente tante volte che il ricordo sparisce. Non è più un evento ben definito nel tempo ma è un continuum temporale che attraversa gli anni.
Di quella partita in realtà ricordo le vacanze a Palizzi, il Bar della Bruttona (dubito che quello fosse il suo vero nome) in cui andavamo a vedere le partite, il caldo, le gazzose, la spiaggia che non era una spiaggia.
Per la mia generazione Italia – Brasile 3 a 2 è l’ultimo grande evento del tempo del Mito, da lì in poi il passato diventa definito, svaniscono sempre di più le sfumature e tutto diventa Storia. E comunque alla fine campioni del mondo e tanti saluti a tutti.
Mexico ’86
La partita di Mexico ’86 per me non è una partita dell’Italia, e non è neppure una partita dell’Argentina. Mexico 86 per me significa Francia – Brasile 1 a 1, con la Francia che vince ai rigori e passa in semifinale.
Senza dubbio la partita più bella di quei Mondiali, con due squadre stellari (Platini, Zico, Socrates, Tigana, Careca, Branco, Bats, Alemao, Fernandez e tanti altri). Mondiali che peraltro hanno registrato una serie di partite iper spettacolari come la finalissima, ma anche Danimarca – Spagna, Germania – Francia, URSS – Belgio.
Un calcio strepitoso, Platini che sbaglia il rigore (stesso identico tiro di Baggio a USA ’94: alto sopra l’incrocio destro della porta), Bellone che prende il palo ai rigori ma la palla rimbalza sulla schiena del portiere e entra.
Difficile raccontare cos’è stato Mexico ’86: Platini, Maradona, Zico, Laudrup, Scifo, Lineker, Matthaus, Careca, Butragueno, Larsen, Valdano, Rumenigge… Mai viste così tante stelle tutte insieme ad un mondiale e tutte così in forma.
Italia ’90.
Italia ’90 è stato qualcosa di indimenticabile. Vivere un mondiale in casa a 14 anni è qualcosa di irripetibile. Gli occhi di Totò Schillaci, le notti magiche, i gol di Baggio. A 14 anni tutto è possibile, non ci sono limiti. Sei il padrone del mondo e il futuro è bellissimo.
Poi Zenga esce a cazzo, Caniggia la butta dentro e tutto finisce. Credo che quel mondiale sia stato l’unico di cui ho visto tutte le partite. E quando dico tutte intendo proprio tutte.
La mia partita di Italia ’90 non può che essere Italia – Argentina 1 a 1, con gli azzurri a casa dopo i calci di rigore. Ero al camposcuola a Milies e quella partita è stata il duro risveglio alla realtà. Italia – Argentina è diventata la mia personalissima madeleine al cianuro.
Ancora oggi non riesco a capire come abbiamo fatto a perdere quel Mondiale ma, si sa, il calcio è lo sport più brutto del mondo. Prima o poi me farò una ragione.
Grazie comunque a Roger Milla, a Valderrama, a Higuita e a tutti gli altri. Italia ’90 è stato una figata senza senso.
USA ’94
Sarebbe troppo facile dire Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore… Proprio come Platini contro il Brasile a Mexico ’86 Baggio tira alto sopra l’incrocio destro. Cose che capitano. Certo, se capitano in una finale Mondiale è chiaro che non è proprio il massimo della vita.
La mia partita di USA ’94 resta comunque Italia – Bulgaria 2 a 1. Al di là delle emozioni devastanti di Italia – Nigeria e di Italia – Spagna, la prima mezz’ora della semifinale con la Buglaria rappresenta ancora oggi il top della qualità calcistica della nazionale italiana ai mondiali. Mai vista un’Italia del genere. Pura poesia sintetizzata al meglio da Bruno Pizzul nel suo storico stiamo giocando una gran partita!
Tutto il resto della partita poi a soffrire come cani rognosi, uno spettacolo indegno per un secondo tempo a dir poco inguardabile. E in questo contrasto apparentemente assurdo c’è tutto il bello di una partita di calcio e, forse, della vita.
Francia ’98
Altro giro altra corsa. I mondiali di Francia ’98 li ho vissuti in maniera schizofrenica, con tutta la prima parte in Spagna e poi con il rientro in Italia giusto il tempo per assistere a Di Biagio che spara uno scaldabagno contro la traversa.
Partita orripilante, giocata malissimo contro un avversario in piena soggezione nei confronti dell’Italia. Peccato perché la squadra azzurra non era affatto male.
Un mondiale tutto sommato mediocre, con poche partite emozionanti. La mia partita del mondiale è Nigeria – Spagna 3 a 2 (gol allucinante di Oliseh), un vero e proprio psicodramma per i miei amici spagnoli.
Korea e Giappone 2002
Ok, stiamo parlando del mondiale più brutto e indegno di sempre. Per gli azzurri tutto inizia e finisce con Corea del Sud – Italia 2 a 1 con il mitico arbitro Moreno. Il vero protagonista di quel mondiale però è Blatter, l’unico uomo talmente spudorato da riuscire a mettere in piedi il torneo calcistico più falsato di tutti i tempi (chiedete conferma alla Spagna) e poi fare come se niente fosse. E noi fessi che siamo ancora qui a parlare di calcio ecc ecc.
Peccato perché avevamo davvero un’ottima squadra, anche se con il Trap non saremmo mai andati da nessuna parte (come hanno confermato i successivi Europei). La partita del mondiale, l’unica decente che ricordi, è Brasile – Inghilterra 2 a 1 con golazo di Ronaldinho. Tutto il resto, Senegal a parte, è noia.
Germania 2006
Italia – Germania 2 a 0. Basta, il mio mondiale è tutto nell’urlo incredulo di Grosso e nella gioia sfrenata di Del Piero. Poi va bene la finale, la testate di Zidane, i rigori, campioni del mondo, la Coppa, la gioia, le lacrime, un paese che per una notte esplode in una gioia assoluta, una gioia senza senso ma che contagia tutti.
Italia – Germania racchiude l’essenza dei Mondiali, dell’Italia e del calcio. Una calda notte d’estate in una Milano impazzita, in un appartamento con amici e occasionali compagni di viaggio, pizza da asporto e birra per tutti, le finestre aperte, il caldo, le zanzare, i mille chilometri fatti camminando su e giù per la stanza per il nervoso, la tensione, la condivisione, il ritorno a casa in mezzo al bordello.
Sudafrica 2010
Sarebbe troppo facile scrivere non pervenuto. Sarà stata la distanza, sarà stato il fatto che l’Italia ha fatto cagarissimo, sarà stato che in quel periodo le priorità nella mia vita erano altre, però i Mondiali di Sudafrica 2010 sono passati indolori.
Ricordo bene la finale, Spagna – Olanda 1 a 0, con gli olandesi a pestare come fabbri e gli spagnoli esplodere grazie al doping di stato iberico a una forma fisica superiore ai supplementari. Senza dubbio la partita più impressionante è stata il 4 a 0 rifilato dai tedeschi all’Argentina, la partita più bella probabilmente la semifinale tra Olanda e Uruguay.
Brasile 2014
E quest’estate che succederà? I mondiali in Brasile con la finale al Maracanà di Rio de Janeiro sono il top dell’immaginario calcistico. Inutile dire che la scimmia ormai è diventata un vero e proprio King Kong. Quest’anno poi l’Italia ha una squadra così pessima che potremmo anche rischiare di vincere i mondiali.
Emozioni, gioia, gol, sorprese, lacrime, litigate, amori, disperazione, proteste, abbracci, piccoli pezzi di vita destinati a rimanere per sempre dentro di noi, momenti che passeranno veloci senza lasciare traccia. Un altro mondiale sta per cominciare.
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