Paura e disgusto a Las Vegas – Una selvaggia cavalcata nel cuore del sogno americano, di Hunter S. Thompson, a cura di Sandro Veronesi, euro 9.90. Citazioni
H.S. Thompson:
Eravamo dalle parti di Bartsow al limite del deserto quando le droghe cominciarono a fare effetto. Ricordo che dissi qualcosa come: “Mi sento la testa un tantino leggera; magari potresti guidare tu…” E immediatamente dopo ci fu un ruggito terrificante tutt’intorno a noi sulla nostra macchina, la quale filava a centosessanta all’ora verso Las Vegas, con la cappotta abbassata. E una voce gridava: “Santiddio! Cosa cazzo sono questi animali?” […]
H.S. Thompson:
[…] C’era anche il fattore socio-psicologico. Ogni tanto, quando la vita si complica e i predatori cominciano a farsi sotto, l’unico vero rimedio è fare il pieno di micidiali prodotti chimici e poi guidare come un bastardo da Hollywood a Las Vegas. Per rilassarsi, come si suol dire, nel grembo del sole del deserto. Tirare giù la cappotta e fissarla ben bene, imbrattarsi la faccia di crema abbronzante e decollate con la musica a tutto volume, e almeno mezzo litro di etere. […]
H.S. Thompson:
[…] Per un perdente Las Vegas è la peggiore città del mondo. […]
H.S. Thompson:
[…] Una delle cose che si imparano, avendo a che fare per anni con gente drogata, è che tutto è pericoloso. Gira le spalle a chiunque ma non a un drogato – specialmente quando ti sta agitando sotto gli occhi la lama affilata di un coltello da caccia. […]
H.S. Thompson:
[…] La stanza era molto silenziosa, ora. Andai al televisore e l’accesi su un canale morto – col rumore al massimo, un bel suono per dormire, un sibilo poderoso e continuo che stemperava tutte le stranezze. […]
H.S. Thompson:
[…] Strani ricordi in quella nervosa nottata a Las Vegas. Cinque anni dopo? Sei? Sembra passata una vita, o almeno un’epoca – quel tipo di culmine che non tornerà mai più. San Francisco e la meta degli anni Sessanta eran un bel tempo e un bel posto per vivere. Forse ha significato qualcosa. O forse no, alla lunga… ma nessuna spiegazione, nessun insieme di parole o musiche o ricordi può toccare la consapevolezza d’essere stato là, vivo, in quell’angolo di tempo e di mondo. Qualunque cosa significasse…
La Storia è difficile da conoscere, per via di tutte quelle stronzate che ci aggiungono, ma anche senza essere sicuri di quello che dice la Storia pare del tutto ragionevole pensare che ogni tanto l’energia di un’intera generazione si concentri in un lungo bellissimo lampo, per ragioni che sul momento nessuno capisce – e che mai spiegheranno, retrospettivamente, ciò che è veramente accaduto. […]
H.S. Thompson:
[…] Siamo tutti impegnati in una lotta per la sopravvivenza, al momento. Finita l’energia che pulsava negli anni Sessanta. Le sostanze stimolanti sono cadute in disgrazia. È stata questa la falla fatale nel viaggio di Tim Leary. Ha bombardato l’America con la sua “espansione di coscienza” senza minimamente preoccuparsi della realtà sinistra e rapace che attendeva tutti quelli che lo avrebbero preso troppo sul serio. Dopo West Point e il sacerdozio, l’LSD deve essergli sembrato perfettamente logico… e non è di gran consolazione sapere che è finito così male, perché nella sua caduta si è tirato dietro davvero troppa gente.
Non che non se lo fossero cercato pure loro: non c’è dubbio che tutti hanno avuto ciò che si meritavano. Tutti quei lisergici patetici e appassionati che pensavano di potersi comprare pace e comprensione a 3 dollari la botta. Ma la loro sconfitta e il loro fallimento sono anche nostri. Ciò che Leary si è portato dietro nella rovina è l’illusione circa un intero stile di vita che lui stesso aveva contribuito a creare… una generazione di sciancati permanenti, di cercatori falliti, che non è mai riuscita a capire l’originaria menzogna che la cultura lisergica ha ereditato dai vecchi mistici: la disperata supposizione che qualcuno – o perlomeno qualche forza – custodisse la Luce alla fine del tunnel. […]
H.S. Thompson:
[…] Mi sentivo come una mostruosa reincarnazione di Horatio Alger… un uomo in marcia, abbastanza malato da aver fiducia in tutto.
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