Premesso che credo che l’Art. 18 così com’è oggi in Italia sia un privilegio di alcuni, e premesso che credo che chi voglia abolirlo o modificarlo sia in perfetta malafede (di qui la nascita di una polemica strumentale che non finirà mai e che non potrà mai essere risolta), sono convinto che la soluzione a tutto il problema potrebbe essere estremamente semplice.
Mi sembra che il punto della questione sia tutto sommato banale, il classico “uovo di colombo”, ma non ho mai sentito neppure nessuno proporre una cosa del genere: vuoi il posto fisso? Bene, il tuo stipendio è di 1.000 euro al mese; vuoi un posto di lavoro che potrebbe finire da un momento all’altro? Benissimo, allora tu guadagni 2.000 euro al mese (finché dura).
Naturalmente le cifre che ho scritto qui sopra sono puramente indicative, ma il senso della faccenda è piuttosto semplice: dare ai due soggetti in gioco, azienda e lavoratore, la possibilità di scegliere in maniera indipendente, di giocarsela ad armi pari e, soprattutto, di assumersi le proprie responsabilità e allo stesso tempo di far valere i propri diritti.
Basta poco, che ce vò?
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