
“C’ è il Papa, c’è suo padre con il Pontefice, c’è lui bambino che gioca con una palla nei Giardini Vaticani. Poi altre foto di una Roma in bianco e nero, e poco più in là, sulla parete, le mandibole di grossi squali toro. «Alcune persone sono già morte quando nascono, la loro è una vita in attesa della morte. Io invece ho avuto molte vite». Sei ergastoli sulle spalle e mai un giorno di galera: lo immagineresti deciso e imperioso l’uomo che da 28 anni è uno dei più grandi ricercati d’Italia. E invece eccolo qui, Alessio Casimirri, 59 anni, basso e ben piazzato, capelli neri e maglietta rossa aderentissima infilata nei pantaloni. La voce esce stridula, esitante: «Siete italiani? Anche io lo ero».
Casimirri ne ha avute tante, di vite. In quella di adesso fa il ristoratore, sospeso tra il suo locale storico a Managua, La Cueva del Buzo, e le battute di caccia subacquea a San Juan Del Sur, dove da poche settimane ha aperto il suo secondo ristorante, il Dona Ines”.
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