E adesso parliamo del vero dato importante per chi vota a sinistra e non ha le fette di salame sugli occhi: la catastrofica sconfitta del Pd.
Trovo ridicolo – ma è invece pazzesco – che con una perdita secca di sette punti percentuali in un solo anno, oltre che di decine di province e comuni, Franceschini abbia la faccia tosta di parlare di «una base di partenza per andare avanti». E subito partano le consuete lotte di corridoio, con Fioroni che chiede la riconferma del segretario e Bersani che spintona per prenderne il posto.
Intanto qui non c’è nessuna base di partenza: c’è un partito abbandonato in un anno da un quinto dei suoi elettori, quasi sparito dalla Lombardia e costretto alla difensiva perfino nelle sue riserve indiane.
Base di partenza? Certo, ma è la partenza del corteo funebre.
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