Sono arrivato a questa conclusione: Facebook non esiste. O meglio: è una struttura vuota, priva di significato e scopo, il cui contenuto è determinato solo da chi ci scrive. E poiché noi vediamo gli status di quegli utenti ai quali siamo collegati da una relazione di amicizia – amicizia 2.0, ovviamente – ciascuno ha un’idea, una rappresentazione, di Facebook totalmente diversa da quella degli altri. Il “mio” Facebook, ad esempio, è fatto da gente che scrive, da gente che legge e da gente che pubblica. Nella timeline che scorre alla velocità della luce, trovo link, pensieri, frasi, che riguardano la letteratura, la scrittura o l’editoria. I gatti sono pochissimi, come sono pochissime le citazioni dei libri di Fabio Volo, o le battute in veneto. Lo trovo quasi sempre interessante – in fondo, ho scelto io chi “seguire” (e questa è una delle critiche più forti che vengono portate contro Facebook…
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