Personalmente credo che ascoltare la chitarra di Toni Iommy dal vivo sia una delle esperienze musicali più intense che possano capitare ad una persona.
Forse non si è ancora davvero capito quando fondamentali siano stati questi quattro nonnetti di Birmingham per quanto riguarda la scena musicale mondiale, forse rimarranno sempre associati a cagate sataniche e ai folli deliri di Ozzy. Forse. Resta il fatto che questi signori hanno scritto una delle pagine più importanti della storia della musica e credo di poter affermare in tutta tranquillità che siano state in assoluto una delle band più importanti degli ultimi quarant’anni.
Tutto il metal e i suoi derivati (dal doom al trash), buona parte del punk della scena londinese di fine anni ’70, per non parlare del grunge esploso nei primi anni ’90 sono figli illegittimi dei riff allucinati e delle visioni cupe e deliranti di Toni Iommy e soci.
Scusate se insisto su Tony Iommy ma stiamo parlando di una persona che ha letteralmente ribaltato il concetto stesso di chitarra e che, dopo Jimi Hendrix, è stato insieme a Ritchie Blackmore il chitarrista più influente degli ultimi quarant’anni (mi ripeto, lo so).
Comunque dopo la bellezza di 33 anni i Sabbath tornano in studio per un nuovo album con la storica formazione originale: Ozzy Osbourne, Tony Iommi, Gezer Butler e Bill Ward hanno annunciato proprio pochi giorni fa al Whisky a Go-Go (storico locale di Los Angeles dove i Sabbath suonarono per la prima volta 41 anni fa).
Il produttore sarà Rick Rubin ecc. ecc., alla fine quello che conta è che il 24 giugno 2012 i Black Sabbath suoneranno all’Arena Fiera di Milano come headliner del Gods Of Metale 2012.
Probabilmente dal vivo faranno molta fatica: Ozzy poveretto è bollito da anni e non becca più una nota a pagarlo oro, per non parlare di Bill Ward che è messo ancora peggio. Ma la chitarra di Tony Iommi cazzo, la chitarra di Tony Iommi da sola vale il prezzo del biglietto. Nessuno ha un suono minimamente paragonabile al suo. Un suono che ti lascia a bocca aperta. Ti spazza via. E sentirlo su cd o in un dvd live, o con un mp3 o attraverso un video su youtube non è affatto la stessa cosa. Per niente. Quando sei lì di fronte al palco e senti quel muro sonoro che avanza allora ti rendi conto che non hai mai sentito niente prima di allora.
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