Mentre in Italia la discussione del mondo editoriale si divide tra legge Levi e Manifesto TQ (sic!), ignorando di fatto o quasi l’editoria digitale o, peggio, snobbandola in maniera superficiale, dagli Stati Uniti arrivano notizie che dovrebbero far riflettere gli addetti ai lavori (ma non solo). Visti dalla provincia infatti gli USA sembrano vivere davvero in un’altra dimensione spazio-temporale, per lo meno per quanto riguarda l’editoria digitale. Ma iniziamo a pensare che sia sbagliato parlare di “editoria digitale” quando si analizza il mercato USA dato che ormai gli ebook in particolare e le nuove frontiere dell’editoria digitale in generale sono ormai una realtà consolidata del mercato editoriale tout court.
La notizia è questa: il New York Times riporta uno studio della Association of American Publishers assieme alla Book Industry Study Group che dimostra come dal 2008 a oggi le vendite dei tascabili sono crollate del 14%. Chi ci ha guadagnato in questo scenario? Gli ebook, naturalmente.
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