L’approccio proposto dall’AGCOM nella consultazione su diritto d’autore e internet contrasta infatti col diritto comunitario ed è già stato messo in discussione e considerato non percorribile perché contrario al rispetto di diritti Costituzionali, o attinenti agli ambiti legislativo e giudiziario, non di competenza dell’Authority. La lettura che l’AGCOM propone dei propri poteri va ben oltre quanto richiesto dal Decreto Romani. In nome del diritto d’autore si stravolgono le esigenze di sviluppo e apertura del patrimonio culturale, costrette così a piegarsi alla cultura del sospetto e della chiusura.
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