Copincollo direttamente da Corriere.it (e speriamo di non essere denunciato, dato che come al solito c’è la barzelletta della © RIPRODUZIONE RISERVATA):
Poi ha concluso: «Sono certo che le mie dimissioni permetteranno al governo di andare avanti con il lavoro che anche io ho contribuito». Il grassetto è mio. Qui il link all’articolo sul sito del Corriere, sotto invece l’immagine del pezzo incriminato.
A questo punto ci troviamo di fronte a tre possibilità:
- l’ex Ministro Scajola non ha molta confidenza con la lingua italiana (me la gioco 1 a 1);
- chi ha scritto l’articolo non ha molta confidenza italiana (me la gioco 2 a 1);
- chi ha scritto l’articolo conosce l’italiano ma ha pensato che è più importante riportare fedelmente le dichiarazioni del Ministro (me la gioco 1.000 a 1).
Continua l’inesorabile marcia del “che” verso il suo ruolo di pronome relativo universale: tempo un dieci anni e ci siamo. Intanto, se volete darvi un rinfrescatina, ecco un link molto utile su wikipedia.
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