Il Natale di Poirot: la postfazione di Marco Polillo

E così cera un significato in quella camera chiusa a chia­ve dall’interno! Diciamo la verità: quando il sovrintendente Sugden scopre così rapidamente il metodo seguito dall’as­sassino per lasciare la stanza ermeticamente serrata dall’interno, il lettore ci rimane male. Come, un tema così classico affrontato in maniera tanto disinvolta e con una soluzione così semplice? (e oseremmo dire banale, se con­frontata con ben altre trovate da “tecnici” della camera chiusa come, per esempio, John Dickson Carr). E tutto questo da una scrittrice del calibro di Agatha Christie? Incredibile! Non può essere vero. Ci deve essere qualcosa d’altro, qualcosa di molto più importante collegato a quella stanza sigillata. E infatti qualcosa di molto im­portante c’è…

Leggi tutta la postfazione nel blog dedicato ad Agatha Christie

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