«Sono sempre stato uno strenuo sostenitore di Internet e dell’assoluta mancanza di censura».
(Barack Obama, discorso agli universitari cinesi, Shanghai, 16 novembre 2009).
Certo che anche Obama… non gliel’ha detto nessuno che non si parla di corda in casa dell’impiccato? Comunque Libera Rete in libero Stato sarà semplicemente un sit-in che si terrà mercoledì 23 dicembre in piazza del Popolo a Roma dalle 17. Visti i tempi che corrono mi sembra una manifestazione importante, che dovrebbe interessare tutti, che dovrebbe essere condivisa in maniera trasversale e che, soprattutto, dovrebbe essere assolutamente gioiosa e pacifica. Ecco il manifesto dell’iniziativa:
Libera Rete in libero Stato
Internet è una piazza libera. Una sterminata piazza in cui milioni di persone si parlano, si confrontano e crescono.
Internet è libertà: luogo aperto del futuro, della comunicazione orizzontale, della biodiversità culturale e dell’innovazione economica.
Noi non accettiamo che gli spazi di pluralismo e di libertà in Italia siano ristretti anziché allargati.
Non lo accettiamo perché crediamo che in una società libera l’apertura agli altri e alle opinioni di tutti sia un valore assoluto.
Non lo accettiamo perché siamo disposti a pagare per questo valore assoluto anche il prezzo delle opinioni più ripugnanti.
Non lo accettiamo perché un Paese governato da un tycoon della televisione ha più bisogno degli altri del contrappeso di una Rete libera e forte.
Non lo accettiamo perché Internet è un diritto umano.
Libera Rete in libero Stato.
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