Oggi sul Corriere della Sera c’è uno speciale di quattro pagine su Piazza Fontana. Ore 16.57, 12 dicembre 1969, Milano, Piazza Fontana: un bomba cambia per sempre la storia di tante persone e quella di tutto il Paese. Dopo 40 anni si sa ancora poco o niente. L’unica certezza è che nessuno ha mai pagato per quella strage che ha segnato profondamente l’Italia, nessuno se non gli innocenti morti e feriti in quella piazza e loro familiari. Senza dimenticare Pinelli, ferroviere anarchico.
Dopo 10 processi e 40 anni lo Stato ci dice che non ci sono colpevoli per Piazza Fontana. Soltanto vittime. Non esite una verità giudiziaria. Possiamo dire per lo meno che esiste una verità storica? Forse, ma possibile che in questo Paese ci si debba sempre accontentare? Possibile che la verità resti sempre insabbiata? Possibile che nessuno paghi per una strage del genere? Può bastare sentirsi ripetere che sono state Stragi di Stato?
Per chi volesse saperne di più ecco un po’ di libri utili per approfondire l’argomento.
- Pinelli, di Camilla Cederna
- La Strage di Stato. Controinchiesta, AAVV
- Il segreto di Piazza Fontana, di Paolo Cucchiarelli
- Spingendo la notte più in là, Mario Calabresi
Vi segnalo anche “12 dicembre 1969 – Piazza Fontana, il giorno dell’innocenza perduta”, di Daniele Biacchessi, un reading teatrale all’interno della rassegna “Milano e la memoria”: l’appuntamento è per il 12 dicembre alle 11 presso la Biblioteca Nazionale Braidense Via Brera 28, Milano (Ingresso gratuito).
Infine vi segnalo un audiolibro a cui ho avuto la fortuna di lavorare, L’Organigramma – Parte Prima: El Largo Adios, di Andrea Comotti. Non si tratta certo di una storia che vuole raccontare la verità su Piazza Fontana ma che, probabilmente, va molto più vicina alla verità di tante altre inchieste “giornalistiche”.
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