Non credo ci possano essere dubbi, questa è stata la campagna elettorale più brutta degli ultimi 150 anni.
A poche ore dal voto si intensificano gli appelli da parte del PD a NON VOTARE GRILLO. Appelli lanciati in tv dai big, nei social dagli attivisti, nei blog dalla gente comune: è da vent’anni che ripetono lo stesso errore, prima urlando che NON bisognava votare Silvio, e ora che il nemico giurato è Grillo riattaccano.
Non hanno capito che si tratta di una strategia fallimentare? E infatti Bersani, lui che avrebbe dovuto stravincere a man bassa le elezioni, adesso è lì che prega che si voti il più presto possibile perché se la campagna elettorale durasse un mese in più Silvio lo sbranerebbe.
Per non parlare della spudoratezza con cui hanno riesumato Renzi mandandolo in tv e in radio a destra e a manca nella speranza di recuperare qualche voto, dopo che l’apparato l’aveva coperto di insulti alle ultime primarie farsa del PD.
E vogliamo parlare del buongusto con cui il centrodestra ha silurato Giannino a colpi di Master a Chicago e Maghi Zurlì? Povero Giannetto che paga carissimo un errore molto grave, se avesse accettato di correre con la coalizione di Monti o con Berlusca ora potrebbe tranquillamente sfoggiare le sue lauree patacca e il master chicaghese. Magari rimediava anche una bella laurea ad honorem.
Una cosa è certa: Monti, Bersani e Berlusconi si stanno davvero cagando sotto se sono ridotti così, sarebbe curioso vedere i sondaggi veri che hanno avuto per le mani in questi giorni.
E niente, lunedì poi ne riparliamo…
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