Una delle arti più antiche — il teatro — associata al luogo che è il massimo della modernità, l’Istituto nazionale di fisica nucleare. Sono i più grandi laboratori sotterranei del mondo — coperti da 1.400 metri di roccia del massiccio del Gran Sasso — l’inusuale quinta scelta da Marco Paolini per ambientare il suo nuovo spettacolo, Itis Galileo, che dopo oltre 150 rappresentazioni arriva in tv, su La7 (in diretta e senza spot), il 25 aprile. Data e luogo simbolici.
Mentre sulla prima non c’è bisogno di molte spiegazioni, sul secondo ecco Paolini: «Il teatro dentro a una sala non è paragonabile al teatro che si può vedere a casa sul divano, c’è una differenza abissale. Per questo quando porto in tv un mio spettacolo cerco di associarlo a dei luoghi, di creare un set che dialoghi con la rappresentazione […]».
Rispondi