Joe Satriani live @ Gran Teatro, Padova, 12/11/2010 (Pt 2 of 2)

Summer song, ultimo bis della serata. Concerto bellissimo. Come sempre Joe ha un suono meraviglioso. Ecco la scaletta completa del concerto di Padova con una serie di commenti veloci pezzo per pezzo:

  • Ice 9 (un attacco da paura)
  • Hordes of Locusts (una canzone che mi è sempre piaciuta un casino: dal vivo è ancora più bella)
  • Flying in a Blue Dream (poesia allo stato puro)
  • Light Years Away (una delle mie preferite del nuovo album)
  • Memories (che dire… questo pezzo è un capolavoro ed era da tantissimo che non lo sentivo dal vivo. Una vera emozione.)
  • War (canzone con un tiro pazzesco, dal vivo risente un po’ del fatto che la chitarra ritmica è affidata a quell’imbornito di Galen Henson… mah… a volte sembra addormentarsi mentre suona, e in tutti questi anni è sempre più panzone…)
  • Premonition (è il pezzo che apre l’album: ha un ottimo giro e dal vivo rende decisamente bene)
  • Satch Boogie (un classicone che non si commenta, dal vivo poi è sempre uno dei pezzi più divertenti della serata)
  • Revelation (ottimo ripescaggio da Prof. Satachafunkilus, un classicone di Satriani come atmosfere e melodie, è stato un momento molto intenso, forse uno dei più belli di tutto lo show)
  • Pyrrhic Victoria (altro brano del nuovo album: ha un’apertura interessante e dal vivo rende davero bene)
  • Crystal Planet (una sorpresa: pezzo molto tecnico che ha un ottimo tiro)
  • The Mistical Potato Head Grove Thing (altro classicazzo di Joe)
  • Dream Song (anche questa dall’ultimo album: mi verrebbe quasi da dire uno standard di Satriani)
  • God Is Crying (brano che chiude Black Swans… niente male, soprattutto dal vivo ha molto feeling)
  • Andalusia (per la prima volta vedo Joe sul palco con un’acustica in mano: a me Andalusia non è mai piaciuta ma si vede che il Nostro ultimamente è sotto di flamenso e spanish guitar in generale… momento tutto sommato evitabile)
  • Littleworth Lane (classico lento alla Satriani, anche questo dall’ultimo album. Joe ha tirato fuori la JS rossa che aveva un suono meraviglioso, caldissimo, con sfumature liquide, rotonde… una vero e proprio piacere estetico allo stato puro)
  • Why (meraviglia… questa non la sentivo da una vita e dal vivo è davvero bellissima!)
  • Wind in the Trees (pezzo tratto dall’ultimo album ricco di feeling e pieno di sfumature)
  • Always With Me, Always With You (e vabbè, qua è inutile parlare…)
  • Big Bad Moon (un brano che non mi ha mai fatto impazzire ma che dal vivo ha sempre un gran tiro)

Bis:

  • Crowd Chant (ok, lo so, ‘sto pezzo è una tamarrata pazzesca, ma dal vivo spacca. Punto.)
  • Summer Song (che ve lo dico a fare…)

Due soli rimpianti: mi è piaciuta la scaletta varia e piena di sorprese rispetto agli ultimi tour, però Surfing la poteva schiaffare dentro in qualche modo, e peccato anche che non abbia trovato spazio nemmeno una canzone da Joe Satriani, uno dei miei album preferiti di Satch.

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