“Uno, due, tre… quattro, cinque… sei… Sette; sì, forse sette”.
Jane Marple
Avete visto anche voi? Questo è uno dei racconti più velenosamente cattivi che si possano leggere per passatempo. Tutti quietamente raccolti attorno alla parrocchia, e non c’è nessuno che si salvi.
Tutti peccatori in atti e parole, compreso il Vicario: un paesaggio di malvagità generale che arriva al capolavoro quando il reverendo trova il suo coadiutore suicida ma non ancora morto e fa di tutto — legge, telefona, girella, fruga — tranne che chiamare un medico. Non vuol proprio farlo, e borbotta: “non sta a noi giudicare se il suo gesto sia riprovevole o no”.
Leggi tutta la postfazione nel blog dedicato ad Agatha Christie.
Rispondi