1922. Agatha Christie ha trentadue anni. È felicemente sposata con Archibald Christie (che ancora non l’ha tradita, per lo meno ufficialmente e quindi ancora non le ha fatto perdere, se pur temporaneamente, il ben dell’intelletto), ha una figlia, Rosalind, e due anni prima, su istigazione e per scommessa con una maliziosa sorella, che non la credeva capace di tanto, ha scritto e pubblicato il suo primo giallo The Mysterious Affair at Styles (Poirot a Styles Court). Dell’esito del libro era moderatamente contenta.
Del libro «… erano state vendute», racconta nella sua autobiografia, «poco più di duemila copie, il che non era poco per un romanzo poliziesco scritto da una perfetta sconosciuta. A me aveva fruttato la miserabile somma di venticinque sterline, proveniente non dai diritti d’autore, ma dall’acquisto inaspettato dei diritti di pubblicazione a puntate da par-te del “Weekly Times”. Secondo John Lane, la pubblicazione del romanzo sul “Weekly Times” avrebbe notevolmente accresciuto il mio prestigio. Poteva anche darsi, ma il fatto che la mia fatica avesse fruttato soltanto venticinque sterline non mi incoraggiava a ritenere che, scrivendo, avrei raggiunto la ricchezza».
Leggi tutta la prefazione nel blog dedicato ad Agatha Christie.
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