Cerchiamo di fare il punto della situazione. Queste sono le dichiarazioni di Pablo Colino, Maestro di Cappella emerito della Basilica di San Pietro a proposito del corista Thomas E., e cioè della persona che procurava a Balducci giovani seminaristi con cui passare momenti felici: «Lui è un grande tenore, lui canta come un angelo, anzi Thomas è un angelo. Sa che cosa mi diceva sempre? Il mio posto è in Paradiso, alla mia morte voglio andare lassù…».
Tutte questa storia di prostituzione gay, di favori, di corruzione, di coristi, di voci paradisiache e di angeli abituati a volare un po’ troppo terra-terra mi ha fatto tornare in mente Un duro addio, uno degli episodi più belli della Sin City di Frank Miller. Ora non ricordo le parole esatte usate dal cardinale Roark nel fumetto per descrivere la voce del giovane corista pazzo serial killer di cui è innamorato e a cui concede tutto, ma mi sa che si parlava proprio di angeli (ah, dimenticavo, il cardinale del fumetto è un vecchio pedofilo bavoso accecato dalla lussuria e dal potere…).
Aapro i giornali e leggo tutti i giorni di prostituzione di tutti i tipi e a tutti i livelli, potere che se ne sbatte in maniera compiaciuta ed esibita della legge, corruzione, leccaculismo, cialtroneria e tutto il resto, e mi viene da pensare che la vera Sin City sia qui da noi e non tra le pagine di un fumetto. Ah, a proposito di coristi, mentre scrivevo il post ho notato anche questa storia di pedofilia nel coro diretto dal fratello di Benedetto XVI: sarà ma inizio a pensare che se a vostro figlio piace cantare forse è meglio dirgli di mettere sù una band rock con gli amici in garage…
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