Iron Maiden, scaletta completa 2025 e alcune considerazioni
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Iron Maiden, scaletta completa 2025 e alcune considerazioni

Iron Maiden, scaletta completa 2025 e alcune considerazioni sul Run For Your Lives Tour 2025/2026 iniziato ieri a Budapest.

Ieri sera a Budapest è iniziato il RUN FOR YOUR LIVES TOUR 2025/26. È probabilmente il tour più atteso nella storia recente degli Iron Maiden: sarà il tour del cinquantennale della band, per la prima volta i Maiden avranno un enorme ledwall a fare da cornice narrativa allo show, sarà principalmente un tour negli stadi.

In più dovrebbe essere (poi spiego il perché del condizionale) il tour che celebra il periodo della band che va dal ’75 al 1992, ovvero dagli esordi nei pub di Londra al tour maestoso di FEAR OF THE DARK.

Iron Maiden, scaletta completa 2025 e alcune considerazioni

La scaletta completa

Vediamo nel dettaglio la scaletta del concerto di ieri sera a Budapest, scaletta che come da tradizione per i Maiden resterà invariata per tutto il RUN FOR YOUR LIVES TOUR 2025/26:

  • INTRO: DOCTOR DOCTOR (UFO)
  • THE IDES OF MARCH
  • MURDERS IN THE RUE MORGUE
  • WRATHCHILD
  • KILLERS
  • PHANTOM OF THE OPERA
  • THE NUMBER OF THE BEAST
  • THE CLAIRVOYANT
  • POWERSLAVE
  • 2 MINUTES TO MIDNIGHT
  • RIME OF THE ANCIENT MARINER
  • RUN TO THE HILLS
  • SEVENTH SON OF A SEVENTH SON
  • THE TROOPER
  • HALLOWED BE THY NAME
  • IRON MAIDEN
  • Encores:
  • ACES HIGH
  • FEAR OF THE DARK
  • WASTED YEARS

Qualche considerazione sulla scaletta

Una scaletta a tratti sorprendente (penso a SEVENTH SON OF A SEVENTH SON e a RIME OF THE ANCIENT MARINER, ma anche a POWERSLAVE) e a tratti scontata (RUN TO THE HILLS, WASTED YEARS, ACES HIGH).

Il “problema” con i Maiden del resto è sempre lo stesso: qualsiasi scaletta è eccezionale (e questa lo è!) e al tempo stesso qualsiasi scaletta delude qualche fan, soprattutto chi ha visto la band molto volte dal vivo.

Ma, si sa, lo schema di ferro di Steve Harris è più o meno sempre lo stesso: 15 canzoni + 3 bis per un totale di 2 ore massimo di concerto. Di qui non si scappa.

Spicca l’assenza di brani da NO PRAYER FOR THE DYING, senza dubbio uno degli album minori con Dickinson (ecco il perch del condizionale sopra). Personalmente avrei inserito BE QUICK OR BE DEAD oppure BRING YOUR DAUGHTER TO TE SLAUGHTER, così come avrei visto bene una FLIGHT OF ICARUS o una INFINITE DREAMS, ma sono tutte considerazioni che lasciano un po’ il tempo che trovano.

Poco spazio anche ai pezzi di SOMEWHERE IN TIME ma veniamo da un tour dedicato a quell’album quindi direi che non ci sono problemi.

Scenografia inedita

Per la prima volta i Maiden fanno il salto e utilizzano un ladwall enorme che racconta visivamente lo show. Con una ventina d’anni di ritardo anche gli Iron Maiden entrano nel mondo del digitale (anche se l’Eddie pupazzotto che entra in scena non manca), scelta che sta dividendo i fan.

A occhio direi che si tratta di una scelta azzeccata che rende il concerto estremamente coinvolgente per il pubblico, un po’ meno per chi lo guarda youtube. Ma è decisamente meglio così.

E la batteria? Bene ma non benissimo…

Qui arriva quello che, a prima vista, sembra il tasto dolente dello show. Sappiamo tutti che dietro alla batteria non c’è più Nicko McBrain ma Simon Dawson. Quando parliamo degli Iron Maiden e di Nicko McBrain non parliamo soltanto di una band e del suo batterista, parliamo di una istituzione.

E sentire un concerto che inizia con una stecca di batteria sull’intro di MURDERS IN THE RUE MORGUE fa un po’ sanguinare le orecchie. Ovviamente sto ascoltando i brani del concerto con un’acustica di merda, da qualche video qui e li su YouTube, ma l’assenza di Nicko si fa decisamente sentire, forse perché Dawson ha suonato quasi tutti i pezzi alla “Nicko”.

Personalmente credo che forse avrebbe dovuto fare la scelta opposta, ovvero staccare completamente e trovare una sua via, ma sappiamo bene che Steve Harris è una delle persone conservatrici di tutto il Regno Unito (ciao Steve, ti voglio bene!), e quindi non credo che da Dawson abbia avuto molta scelta.

A questo punto c’è poco da aggiungere, l’emozione è altissima e non vedo l’ora che arrivi il 13 luglio (Scream for me Padova!). Sarà il mio quattordicesimo concerto dei Maiden (o quindicesimo? boh, ho perso il conto). Come sempre sarà il più bello.

Up the irons!

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Comments (

3

)

  1. Anonimo

    Bella scaletta, noto effettivamente una sola canzone da Seventh Son…oltre alla stupenda Infinite Dreams avrei messo anche The Evil…, altro pezzo clamoroso.

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    1. Giacomo Brunoro

      c’è anche THE CLAYRVOYANT da 7th Son, scelta un po’ discutibile…

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  2. Anche a Padova ci sarà l’EDDIE DIVE BAR degli Iron Maiden – Sugarpulp

    […] DIVE BAR, il pop-up bar che segue i Maiden nel loro RUN FOR YOUR LIVE TOUR 2025 / 2026 farà tappa anche a Padova. No, non è uno scherzo. Non è una fake news messa su da qualche […]

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