La Parte di Guermantes, Marcel Proust (traduzione di Giovanni Raboni), citazioni. Alla ricerca del Tempo Perduto - Volume secondo, I Meridiani -Mondadori, 1986)

La Parte di Guermantes, citazioni

La Parte di Guermantes, Marcel Proust (traduzione di Giovanni Raboni), citazioni. Alla ricerca del Tempo Perduto – Volume secondo, I Meridiani -Mondadori, 1986)

«Eh sì» riprese, «non ne valeva la pena, siete d’accordo? ma lei, in fin dei conti, non era sprovvista di fascino, e io capisco benissimo che si possa amarla, mentre l’amica di Robert, ve l’assicuro, fa crepare dal ridere. Lo so, mi si può opporre la vecchia frase di Augier: “Che importa la bottiglia? L’importante è l’ebbrezza” …». [Duchessa di Germantes]

Ciascuno di noi vede in una luce migliore ciò che vede a distanza, ciò che vede negli altri. Così, le leggi generali che governano la prospettiva nell’immaginazione, valgono per i duchi esattamente come per tutti i mortali. E non soltanto le leggi dell’immaginazione, ma anche di quella del linguaggio. Secondo la prima, ci si esprime come i componenti della propria categoria intellettuale e non come quelli della propria casta sociale. [Narratore]

Robert non era assolutamente di quei figli che, trovandosi in società assieme alla madre, credono che un atteggiamento d’insofferenza nei suoi confronti debba fare da contrappeso ai sorrisi e ai saluti che rivolgono agli estranei: odiosa e diffusissima vendetta di gente per la quale si direbbe che la villania verso i propri cari sia il naturale complemento dell’abito di cerimonia. Qualsiasi cosa dica la povera madre, il figlio, come se fosse stato trascinato lì suo malgrado e volesse far pagare cara la propria presenza, contraddice immediatamente con precisa, crudele ironia l’asserzione timidamente arrischiata; la madre s’affretta ad adeguarsi, senza per questo ammansirlo, all’opinione di quell’essere superiore del quale, in sua assenza, continuerà a vantare con tutto il carattere delizioso, e che tuttavia non le risparmia uno solo dei suoi strali acuminati. [Narratore]

Robert ignorava quasi tutte le infedeltà della sua amante, e lavorava di fantasia su piccole cose del tutto insignificanti in confronto alla vera vita di Rachel, vita che cominciava, ogni giorno, nell’attimo stesso in cui egli la lasciava. Le ignorava quasi tutte, quelle infedeltà. Si sarebbe potuto ragguagliarlo in proposito senza scuotere la sua fiducia in Rachel; infatti, per un’affascinante legge di natura che si manifesta nelle società più complesse, si vive nell’assoluta ignoranza di ciò che si ama. [Narratore]

Lo posso dire qui, sebbene allora ignorassi ciò che soltanto in seguito si sarebbe verificato. È più ragionevole, certo, sacrificare la propria vita alle donne che non ai francobolli, alle vecchie tabacchiere, persino ai quadri e alle sculture. Ma l’esempio degli altri tipi di collezionismo dovrebbe ammonirci a cambiare, ad avere non una sola donna, ma molte. Le affascinanti mescolanze che si creano fra una fanciulla e una spiaggia, o la capigliatura a trecce d’una statua in una chiesa o in un’incisione, fra una fanciulla e tutto ciò per cui si ama in lei, ogni volta che entra, un dipinto incantevole, quelle mescolanze sono relativamente instabili. Vivete davvero con una donna, e non vedrete più nulla di ciò che ve l’ha fatta amare; ma, beninteso, i due elementi disuniti possono essere nuovamente riuniti dalla gelosia. [Narratore]

«Del resto, anche nello stesso paese, ogni volta che qualcuno guarda le cose in un modo un po’ nuovo, i quattro quarti delle persone non vedono un accidente di ciò che quello gli fa vedere. Ci vogliono quarant’anni perché riescano a raccapezzarsi». [Duchessa di Guermantes]

Il Duca non provava il minimo ritegno a parlare dei suoi malesseri e di quelli di sua moglie, a un moribondo, perché interessandogli di più, gli sembravano più importanti. Così fu solo per buona educazione e buonumore che, dopo averci gentilmente riaccompagnati fino al portone, gridò con voce stentorea, come se fosse su un palcoscenico, a Swann che era già sul cortile: «E voi, mi raccmoando, non lasciatevi impressionare dalle scemenze dei medici. Che diamine! sono degli asini. Siete solido come il Point-Neuf. Ci seppellirete tuti!»

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